Dettagli del Bando
Bando per lo studio, la ricerca e la sperimentazione applicata nel campo del tartufo.
Obiettivi specifici del bando:
- Preservazione ambientale e gestione degli ecosistemi produttivi naturali.
- Analisi e conservazione della biodiversità tartufigena e della microflora associata.
- Ottimizzazione qualitativa e quantitativa delle produzioni in tartufaie coltivate e sviluppo di modelli previsionali.
- Creazione di protocolli innovativi per la certificazione dei prodotti della filiera tartufigena.
Beneficiari del Bando
I soggetti proponenti, organizzati in gruppi di ricerca, possono appartenere alle seguenti categorie:
- a) Enti di ricerca: soggetti no-profit quali università o istituti di ricerca, indipendentemente dalla loro forma giuridica o fonte di finanziamento, che si occupano principalmente di attività di ricerca di base, ricerca industriale o sviluppo sperimentale e di diffondere i risultati attraverso l’insegnamento, la pubblicazione o il trasferimento di tecnologie.
- b) Organismi tecnici: soggetti appartenenti a una delle seguenti categorie:
- • Società a partecipazione regionale che svolgono ricerca e sperimentazione nel campo del tartufo e della tartuficoltura;
- • Istituti e scuole forestali e agrarie;
- • Associazioni di cercatori di tartufo, di tartuficoltori e loro unioni;
- • Consorzi operanti nel settore;
- • Società di servizi operanti nel settore, che ricadono esclusivamente nella categoria delle micro, piccole e medie imprese (PMI).
Il progetto è realizzato da un gruppo di ricerca composto da:
- • un soggetto capofila, che coordina il progetto;
- • uno o più partecipanti.
Il progetto è coordinato da un soggetto capofila che è l’unico referente e beneficiario del finanziamento regionale.
Tipologia di Interventi Ammissibili
Le aree di ricerca devono essere collegate alle peculiarità e alle necessità del territorio piemontese. I progetti devono essere svolti sul territorio regionale, adeccezione delle attività di gestione ed elaborazione dati e di determinazioni analitiche specialistiche.
Ambiti di intervento:
- • Ricerca: progetti mirati alla creazione di nuove conoscenze. Gli studi di fattibilità sono esclusi.
- • Sperimentazione: progetti che permettono la valutazione di conoscenze e innovazioni sul territorio regionale.
- • Dimostrazione: progetti che favoriscono la diffusione e l’adozione sul territorio regionale di conoscenze e innovazioni tecniche consolidate.
L’ammissibilità dei progetti è valutata in base a:
- a) composizione del gruppo
- b) TRL (Technology Readiness Level), il Livello di Maturità Tecnologica
- c) focus sulle azioni prioritarie
I progetti devono includere una o più delle seguenti azioni:
- Censimento e caratterizzazione degli ambienti produttivi, e sperimentazione delle modalità colturali del bosco mirate al mantenimento e miglioramento dell’habitat e all’incremento produttivo del tartufo o al recupero produttivo (micoselvicoltura), in particolare per la salvaguardia degli ambienti produttivi di T. magnatum.
- Caratterizzazione della biodiversità microbica degli habitat tartufigeni e suo monitoraggio in correlazione con le azioni di gestione degli ambienti produttivi naturali indicati al precedente punto a).
- Perfezionamento del protocollo di certificazione delle piante micorrizate condiviso a livello interregionale.
- Sviluppo di protocolli innovativi per la certificazione di qualità dei prodotti della filiera del tartufo.
Spese Ammissibili
Le tipologie di spese ammissibili sono le seguenti:
- a. Progetti di ricerca e sperimentazione
- spese di personale relative a ricercatori, tecnici e altro personale ausiliario nella misura in cui sono impiegati nel progetto; Il costo del personale dipendente da Istituzioni pubbliche di ricerca potrà essere finanziato al massimo per un 20% dei relativi costi ammessi.
- costi relativi a strumentazione e attrezzature nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto. Se gli strumenti e le attrezzature non sono utilizzati per tutto il loro ciclo di vita per il progetto, sono considerati ammissibili unicamente i costi di ammortamento corrispondenti alla durata del progetto, calcolati secondo principi contabili generalmente accettati;
- costi per la ricerca contrattuale, le conoscenze e i brevetti acquisiti o ottenuti in licenza da fonti esterne alle normali condizioni di mercato, nonché costi per i servizi di consulenza e i servizie quivalenti utilizzati esclusivamente ai fini del progetto;
- spese generali supplementari e altri costi di esercizio, compresi i costi dei materiali, delle forniture e di prodotti analoghi, direttamente imputabili al progetto per una entità massima pari al 8% della somma delle voci precedenti.
- b. Progetti dimostrativi
- spese per l’organizzazione di azioni di formazione professionale e acquisizione di competenze (come corsi di formazione, seminari e coaching), attività dimostrative e azioni di informazione;
- spese di viaggio, soggiorno e diaria dei partecipanti;
- costi di prestazione di servizi di sostituzione durante l’assenza dei partecipanti;
- spese generali collegate alle spese di cui ai due punti precedenti, come onorari di architetti, ingegneri e consulenti, compensi per consulenze in materia di sostenibilità ambientale ed economica, per una entità massima pari all’8% della somma delle voci precedenti.
Entità e Forma dell’Agevolazione
Le risorse ammontano a 100.000,00 euro.
Per ciascun progetto è previsto un contributo determinato sulla base delle spese ammissibili a preventivo; l’entità del contributo non potrà superare l’80% della spesa ammessa e il limite di 40.000,00 €. Sono esclusi dal finanziamento progetti il cui valore complessivo delle spese ammissibili sia inferiore a 25.000,00 €.
Scadenza
Le domande devono essere presentate entro il 31 marzo 2023.