Dal giorno 8 Giugno 2023 le imprese con sede nelle regioni del Sud Italia potranno richiedere un credito d’imposta per l’acquisto di macchinari e attrezzature.
A partire dall’8 Giugno 2023 e fino al 31 Dicembre 2024 è possibile presentare la richiesta per l’accesso al Bonus Mezzogiorno 2023 che è stato oggetto di una nuova proroga. Attraverso tale misura, le imprese delle regioni del Sud (Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia e nelle zone assistite dell’Abruzzo), che hanno effettuato investimenti per l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature, potranno usufruire di un significativo risparmio sulle tasse, con un credito d’imposta da detrarre in compensazione attraverso l’F24. L’agevolazione è valida anche per le imprese ubicate nelle Zone economiche speciali (Zes) o nelle Zone logistiche semplificate (Zls).
Proroga Bonus Mezzogiorno 2023. Come inviare la domanda?
La domanda da inoltrare telematicamente attraverso il modello CIM23 potrà essere presentata da:
- impresa beneficiaria;
- una società del gruppo purché il richiedente faccia parte di un gruppo societario;
- intermediari indicati nell’art. 3, comma 3, del DPR n. 322 del 1998 e successive modificazioni (professionisti, associazioni di categoria, Caf, altri soggetti).
Nel caso in cui la presentazione della domanda avvenga attraverso intermediari abilitati e società del gruppo, il contribuente dovrà ricevere da questi soggetti una copia della trasmissione della comunicazione e della ricevuta dell’Agenzia delle Entrate che attesta l’avvenuta presentazione. Tale attestazione dovrà essere conservata insieme a tutta la documentazione relativa all’investimento effettuato. La prova della presentazione della domanda è data dalla comunicazione con cui l’Amministrazione ne attesta l’avvenuto ricevimento.
Regole di utilizzo del vecchio e nuovo modello di comunicazione del Bonus Mezzogiorno.
Con la proroga delle agevolazioni previste dalla ultima Legge di Bilancio, è stato approvato un nuovo modello per l’inoltro della domanda. Nel nuovo format è possibile esplicitare i soli investimenti eseguiti nel 2023. Quindi non saranno più riportabili, gli investimenti effettuati nelle annualità precedenti.
Per le imprese che intendono beneficiare del credito d’imposta per le acquisizioni effettuate entro il 31 dicembre 2022 va utilizzato il modello precedentemente approvato con il provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate del 14 Aprile 2017, da inviare entro e non oltre il 31 Dicembre 2023. Decorso tale termine non sarà più possibile presentare comunicazioni relative agli acquisti effettuati entro il 31 Dicembre 2022.
Nel caso in cui l’impresa richiedente voglia accedere al bonus per più annualità, dovrà inoltrare due differenti modelli telematici: il vecchio per la richiesta o la rettifica del bonus maturato fino a tutto il 31 dicembre 2022, e il nuovo per richiedere il riconoscimento del bonus per gli investimenti eseguiti o da eseguirsi nel 2023.
La comunicazione, relativa alle spese sostenute nell’anno in corso è possibile attraverso l’apposito modello “CIM23” disponibile sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate, a partire dall’8 Giugno 2023. Con la stessa modalità è, inoltre, possibile inviare una nuova comunicazione, che corregge e sostituisce quella già inviata, e presentare la rinuncia integrale al credito d’imposta comunicato in precedenza.
Il nuovo modello di invio del Bonus Mezzogiorno.
Il nuovo modello è composto da cinque sezioni:
- frontespizio: che contiene l’informativa sul trattamento dei dati personali, i dati dell’impresa beneficiaria e del rappresentante firmatario della comunicazione, la rinuncia al credito richiesto o la rettifica di una precedente comunicazione e la dichiarazione sostitutiva di atto notorio;
- quadro A: contiene i dati relativi al progetto d’investimento e al credito d’imposta;
- quadro B: contiene i dati della struttura produttiva;
- quadro C: contiene l’elenco dei soggetti sottoposti alla verifica antimafia;
- quadro D: contiene l’elenco delle altre agevolazioni concesse o richieste compresi gli aiuti de minimis.
Con il nuovo modello di comunicazione, l’Agenzia delle Entrate ha effettuato una serie di semplificazioni. Infatti, è stata completamente eliminata la sezione II contenente riquadri con le annualità dal 2016 al 2022, dedicata all’indicazione dell’ammontare degli investimenti e del credito d’imposta con le varie annualità. Attualmente infatti, è presente un unico riquadro dove vanno indicati gli interventi effettuati nell’anno agevolabile (2023). Anche l’anno dovrà essere indicato nel nuovo spazio ad hoc introdotto nel frontespizio. In caso di proroghe delle agevolazioni non bisognerà procedere con la modifica del modello ma, attraverso l’aggiornamento del software di compilazione sarà possibile l’indicazione della nuova annualità in tale campo.
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