Credito d’imposta R&S
Il credito d’imposta per gli investimenti in attività di Ricerca & Sviluppo è stato introdotto dall’articolo 3, D.L. 145/2013. Questo provvedimento nasce proprio per agevolare le imprese che vogliono investire in R&S, offrendo uno “sconto” sulle tasse (il credito d’imposta) per gli investimenti in attività di ricerca e sviluppo, attività di innovazione tecnologica e attività di design e ideazione estetica.
L’accesso al credito d’imposta, però, può nascondere alcune insidie, perché le normative possono essere molto complesse da interpretare. Il rischio di procedere in autonomia è quello di vedersi revocare i fondi dopo un accertamento dell’Agenzia delle Entrate. Il rischio è ancora più concreto oggi, dato che l’AdE ha intrapreso una capillare attività di recupero crediti d’imposta dichiarati dalle aziende per le attività di Ricerca & Sviluppo.
La Relazione Tecnica e il suo ruolo agli occhi dell’AdE
Uno degli oggetti del contendere più comuni quando si parla di controlli AdE è la cosiddetta “Relazione Tecnica”.
Si tratta di un testo che riferisce in modo dettagliato e oggettivo su un’attività di ricerca intrapresa dall’azienda.
Accade spesso che l’AdE entri impropriamente nel merito tecnico delle attività R&S contenute nella relazione, rifacendosi al manuale OCSE e al più recente manuale di Frascati, obiettando sulla natura della ricerca, sia essa di tipo fondamentale, industriale o sperimentale e sui parametri li indicati.
Questo tema è già stato dibattuto in diverse sentenze. Qui vogliamo illustrare il caso specifico seguito dai nostri esperti in credito d’imposta R&S, che ha portato al rigetto da parte del Tribunale della richiesta AdE di recupero del credito d’imposta.
La sentenza del Tribunale di Napoli
I nostri esperti hanno seguito un caso di un’azienda che si è vista revocare un credito d’imposta superiore di oltre 120.000 € per un’obiezione sollevata dall’AdE a seguito di un controllo.
Con il nostro intervento, il tribunale di Napoli con sentenza n° 119682022 depositata il 13/12/2022 ha rigettato la richiesta dell’Agenzia e riaffermato che senza un parere tecnico da parte di un esperto qualificato ( MISE) l’atto di recupero è illegittimo.
L’importanza di una consulenza specialistica per i progetti R&S
I fondi per la Ricerca e Sviluppo rappresentano una grande possibilità di crescita per le aziende. Grazie ai fondi, le imprese possono portare innovazione nel mercato e aumentare la propria competitività.
Ciò che è importante, per un imprenditore e per un commercialista è avere la certezza di produrre la documentazione necessaria e operare rispettando ogni singola richiesta di legge. Solo in questo modo è possibile accedere ai fondi senza correre il rischio di revoca da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Affidati a Q Consulting
Noi di Q Consulting affianchiamo aziende e commercialisti nella costruzione di un progetto di Ricerca & Sviluppo in ogni sua fase, seguendo una roadmap collaudata già su oltre 190 clienti.
Affidandoti a noi, avrai una panoramica completa del tuo percorso per l’accesso ai fondi, lo sviluppo del tuo progetto di ricerca, oltre alla conoscenza dei tempi per ogni singolo step.
In più, il metodo Q Consulting mette a disposizione di ogni azienda un team ad hoc composto da diverse figure specialistiche, come tecnici specializzati, ingegneri, product designer e ogni altra figura professionale necessiti.
A supporto del team ci sono i ricercatori scientifici dell’Università degli Studi del Sannio, che seguono ogni progetto nella fase di ricerca.
Il tuo riferimento per tutta la durata del progetto sarà un Project Manager, che ti assisterà nella produzione della documentazione, nel coordinamento delle risorse e nel monitoraggio delle attività.
Il nostro metodo ti garantisce l’accesso ai fondi al 100%, scongiurando ogni rischio in caso di controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Se anche tu hai problemi con i Crediti d’Imposta o hai intenzione di avviare un progetto di R&S contattaci subito. Metteremo a tua disposizione un Project Manager pronto ad aiutarti.