Il Consiglio dei Ministri del 16 Ottobre 2023, nel varare i decreti “Anticipazioni Finanziarie” e “Fiscalità internazionale”, ha previsto delle novità per la Nuova Sabatini: rifinanziata con 50milioni di euro. L’agevolazione messa a disposizione dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, ha l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito delle imprese e accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese.
Finanziamenti in un’unica tranche per le imprese
La novità più rilevante di questa misura, spiega il Ministero delle Imprese e del Made in Italy in una nota, è che il finanziamento “sarà reso fruibile per le imprese richiedenti in un’unica tranche consentendo l’accorpamento delle rate”. Si torna quindi alla fruizione completa del beneficio, come avveniva qualche anno fa. Sarà poi la Legge di Bilancio a prevedere le risorse per rifinanziare la legge Sabatini per il 2024.
In cosa consiste la Nuova Sabatini?
L’agevolazione sostiene gli investimenti per l’acquisto o l’acquisizione in leasing di macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, nonché software e tecnologie digitali. I beni devono essere nuovi e riferiti alle immobilizzazioni materiali per “impianti e macchinari”, “attrezzature industriali e commerciali” e “altri beni”, ossia a spese classificabili nell’attivo dello stato patrimoniale; a software e tecnologie digitali. Non sono in ogni caso ammissibili le spese relative a terreni e fabbricati, relative a beni usati o rigenerati, nonché riferibili a “immobilizzazioni in corso e acconti”. Gli investimenti devono soddisfare i seguenti requisiti: autonomia funzionale dei beni, non essendo ammesso il finanziamento di componenti o parti di macchinari che non soddisfano tale requisito; correlazione dei beni oggetto dell’agevolazione all’attività produttiva svolta dall’impresa.
Chi può beneficiare della misura?
Possono beneficiare della misura le micro, piccole e medie imprese appartenenti a qualsiasi settore produttivo (ad esclusione delle attività finanziarie e assicurative) che alla data di presentazione della domanda:
- sono regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese o nel Registro delle imprese di pesca;
- sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatoria;
- non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti considerati illegali o incompatibili dalla Commissione Europea;
- non si trovano in condizioni tali da risultare imprese in difficoltà;
- abbiano sede legale o una unità locale in Italia; per le imprese non residenti nel territorio italiano il possesso di una unità locale in Italia deve essere dimostrato in sede di presentazione della richiesta di erogazione del contributo.
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Per una lettura completa del Comunicato stampa n. 54 del 16 Ottobre 2023 clicca qui
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