Il Mezzogiorno d’Italia è un territorio caratterizzato da un enorme potenziale e da straordinarie bellezze naturali. Tuttavia, ha affrontato e continua a fronteggiare sfide continue nel perseguire livelli di sviluppo e crescita comparabili al resto del Paese. Fortunatamente, nuove iniziative stanno aprendo le porte a possibilità di investimento e sviluppo nelle regioni del Sud Italia. Parliamo della Zona Economica Speciale Unica:opportunità senza precedenti per il Mezzogiorno!
Cosa sono le Zes?
Le Zes sono aree geografiche del territorio statale all’interno delle quali vengono applicate misure fiscali, amministrative e infrastrutturali “speciali” al fine di attrarre investimenti, creare posti di lavoro e favorire lo sviluppo economico. E’ chiaro come queste zone presentino una serie di vantaggi e agevolazioni che le rendono particolarmente interessanti per gli investitori. Ciò include incentivi fiscali, semplificazione burocratica, accesso a infrastrutture moderne e servizi dedicati.
Zes Unica Mezzogiorno
Il Governo Italiano nei giorni scorsi con il Decreto Sud, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il 19 settembre 2023, ha istituito la Zes Unica Mezzogiorno. Operativa a partire dal 1° gennaio 2024, ha l’obiettivo di favorire lo sviluppo economico e la coesione sociale delle aree più svantaggiate del paese.
Si tratta di una zona economica speciale che si estende su un’ampia area del Mezzogiorno ricomprendendo i territori delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia, Sardegna.
La ZES Unica ha un piano strategico triennale (2024-2027) che stabilisce la politica di sviluppo della ZES Unica, in linea con il PNRR. Il piano strategico inoltre, individua in modo differenziato i settori da promuovere e quelli da rafforzare per ogni regione coinvolta. Identifica gli investimenti e gli interventi prioritari per lo sviluppo della ZES Unica e stabilisce le modalità di attuazione di tali misure.
Il piano strategico includerà un nuovo portale web dedicato per fornire tutte le informazioni sui vantaggi offerti alle imprese.
Inoltre, sarà introdotto uno sportello unico digitale per semplificare i processi amministrativi, garantendo un procedimento unificato.
Presso la Presidenza del Consiglio dei ministri è istituita la Cabina di regia ZES, presieduta dal Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR, con compiti di indirizzo, coordinamento, vigilanza e monitoraggio,
Quali imprese possono beneficiare della Zes unica speciale?
Tutte le imprese possono beneficiare dei vantaggi della Zes Unica purchè mantengano la loro attivita’ nelle aree d’impianto, ubicate nelle zone assistite nelle quali e’ stato realizzato l’investimento oggetto di agevolazione, per almeno 5 anni dopo il completamento dell’investimento medesimo.
Sono esclusi i soggetti che operano nei settori dell’industria siderurgica, carbonifera e della lignite, dei trasporti e delle relative infrastrutture, della produzione, dello stoccaggio, della trasmissione e della distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche, della banda larga nonche’ ai settori creditizio, finanziario e assicurativo.
Le agevolazioni
L’agevolazione è prevista per gli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2024 al 15 novembre 2024. Il Credito d’imposta è commisurato alla quota del costo complessivo dei beni acquistati o, in caso di investimenti immobiliari, realizzati di importo non inferiore a 200 mila euro e consiste in un credito d’imposta relativo alle spese ammissibili,che varia in base alla dimensione e alla localizzazione di impresa. Futuri provvedimenti disporranno tutti i dettagli relativi all’applicazione delle agevolazioni.
Contributo previsto
Il nuovo credito ZES Unica sarà utile per le aziende di maggiori dimensioni, perché permetterà di fare investimenti importanti (fino a 100.000.000,00 euro) e avere un credito di imposta (fino al 50% in Basilicata, Molise e Sardegna e 60% in Puglia, Campania, Sicilia e Calabria) per l’acquisto e di beni strumentali all’attività di impresa di strutture produttive ubicate nella Zes. Non sono agevolabili i progetti di investimento di importo inferiore a 200.000 euro. Nella tabella riportata di seguito, è possibile visualizzare gli aiuti regione per regione
Regioni | Piccole imprese | Medie imprese | Grandi imprese |
Campania | 60% | 50% | 40% |
Puglia | 60% | 50% | 40% |
Basilicata | 50% | 40% | 30% |
Calabria | 60% | 50% | 40% |
Sicilia | 60% | 50% | 40% |
Sardegna | 50% | 40% | 30% |
Molise | 50% | 40% | 30% |
Abruzzo | 35% | 25% | 15% |
Spese e investimenti ammissibili
Il nuovo credito d’imposta previsto per la ZES unica non solo agevola (come per il precedente bonus sud), gli investimenti in macchinari, impianti e attrezzature, ma anche gli investimenti rappresentati dall’acquisizione di immobili strumentali (nuovi), dall’ampliamento di immobili strumentali e dall’acquisto di terreni per la realizzazione di nuovi fabbricati strumentali (purchè il valore dei terreni e degli immobili non superi il 50% del valore complessivo dell’investimento agevolato).
Cumulabilità
Il credito d’imposta e’ cumulabile con aiuti de minimis e con altri aiuti di Stato che abbiano ad oggetto i medesimi costi ammessi al beneficio, a condizione che tale cumulo non porti al superamento dell’intensità o dell’importo di aiuto piu’ elevati consentiti dalle pertinenti discipline europee di riferimento.
Conclusioni
La ZES Unica Mezzogiorno rappresenta un’opportunità unica per lo sviluppo economico e sociale del Sud Italia. Grazie ai vantaggi e alle agevolazioni offerte, le imprese potranno beneficiare di un ambiente favorevole agli investimenti e contribuire alla crescita delle regioni italiane coinvolte dalla misura.
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